sabato 21 dicembre 2013

4 anni dopo

Oggi in questa tragica ricorrenza da dimenticare, mi ritrovo a scrivere con un sentimento di frustrazione, rabbia e profondo sconforto.
Nulla è cambiato nella giustizia italiana riguardo ai cosiddetti "omicidi stradali", il numero delle vittime della strada non si ferma. La gente che uccide sulla strada poi va a spasso invariabilmente. Non siamo al sicuro sulla strada.
La mia vita è stata segnata dal 21 dicembre 2009 e anche quella di mio padre, che si è gravemente ammalato e non ha sopportato il dolore di rimanere vedovo a causa di un guidatore senza scrupoli nè coscienza. Posso solo immaginare che dal 7 settembre di quest'anno 2013 lui è insieme a mia madre da qualche parte, in qualche modo. La mia famiglia distrutta in seguito al tragico incidente stradale, è un esempio di come la realtà supera la fiction.
Ho pubblicato i nomi dei fautori del nostro dolore, perché le vergognose menzogne e nefandezze abbiano dei responsabili, nonostante la "giustizia" del tribunale di Catania e di quella italiana in generale.
Il processo civile sarebbe potuto durare fino al 2016 o oltre, a causa dei probabili vari rinvii e cambi di giudice incaricato, se non avessimo scelto di interrompere le trattative per vivere il nostro lutto e la nostra vita evitando di rivivere di continuo la disgrazia. Questi tempi sono inaccettabili, soprattutto in situazioni così dolorose, come è anche inammissibile che siamo costretti ad arrenderci.
Dubito che questo mio blog possa cambiare la situazione delle vittime della strada italiana, nè tanto meno ciò che è successo a mia madre, ma io, unica figlia, non posso esimermi dal denunciare l'accaduto, perché almeno ci siano dei testimoni nel tempo, perché coloro che hanno contribuito alle vergognose mancanze della strada via Giuffida di Catania e alle nefandezze immonde del tribunale di Catania si passino una mano sulla coscienza. Il P.M. Alessandro Sorrentino addirittura si permette di fare la super star sugli articoli del giornale "La Sicilia", senza averne proprio nessun merito, nè diritto. Si accettano scuse tardive...forse.
Tanto vi dovevo cari mamma e papà.
Melania

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