sabato 29 dicembre 2012

Le beffe della "giustizia"

Un farabutto incosciente di nome Luciano Conti investe mia madre sulle strisce pedonali di una strada principale vicina al centro città causandole in seguito la morte, non viene sottoposto al controllo stupefacenti e alcol del sangue dai carabinieri. Esce impunito dal processo penale: sospensione di patente per 6 mesi,patteggiamento con riduzione della pena accettato dal tribunale di Catania. Insomma torna a guidare dopo aver ucciso una persona sulla strada e non fa un giorno di carcere, né subisce pene alternative (tipo lavori socialmente utili).
Invece, mio padre urta una banchina di una strada poco illuminata in un paesino, distrugge la sua macchina, ne esce quasi indenne (solo qualche contusione fortunatamente), viene sottoposto al test alcolemico e multato dai vigili urbani, subisce un processo penale con il conseguente ritiro della patente per 1 anno.
Una beffa dopo l'omicidio stradale di mia madre, un'ironia feroce.
Questa è la "giustizia" a Catania, Italia. Non ha nessuna logica, nessun senso, nessuna etica, nessuna morale. Fate schifo! Vergognosi infami del tribunale e della strada, inclusi i due carabinieri che non hanno fatto il test all'assassino di mia madre. Oggi 29 dicembre 2012 tre anni dal suo trapasso.

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