lunedì 23 aprile 2012

L'ultima inquisizione



Avete mai avuto a che fare con una "visita" medica legale?
Io non auguro a nessuno di subirne una per via di un processo legale a causa dell'omicidio di un familiare sulla strada. Questa è l'ultima tortura, non voglio più saperne, sono uscita dallo studio del CTU sconvolta. Mesi e mesi di farmaci, medici e terapie per poi rivivere tutto grazie alle domande invasive e aggressive sul mio vissuto inerente all'incidente mortale di mia madre e sul mio malessere. Ho avuto l'impressione di essere torchiata da commissari di polizia, o da inquisitori dell'assicurazione, piuttosto che parlare con degli psichiatri. Credo che Freud e Jung si siano rivoltati nella tomba dopo la visita per la consulenza tecnica medica legale che ho vissuto. Il "medico" ha iniziato con domande sui miei primi ricordi dell'infanzia, dopo avermi chiesto come, dove e quando è accaduto l'incidente, cosa avevo visto ecc. Il dottore con poltrona di pelle umana ha preteso che gli riferissi le diagnosi degli psichiatri che mi hanno avuto in cura (come se io fossi una collega) e le motivazioni per i cambi di farmaci. Ad un certo punto sono scoppiata in lacrime, talmente tanta era la tensione, la rabbia e il fastidio per queste violenze, chiedendo il perché del cercare tutti questi cavilli sulle ovvie consequenze di un trauma e perché non è stata scritta la verità sull'incidente di mia madre, che è stata "colpevolizzata" per non essere stata attenta nell'attraversare la strada e via di seguito con lo sfogo.
Ma il tono inquisitorio di quelle domande continuava, mi è stato chiesto anche com'era il mio ciclo mestruale. L'ultima domanda, posta dalla "dottoressa" dell'assicurazione, è stata il colpo di grazia: "lei ha parlato con sua madre dopo l'incidente?" Per la cronaca, lei è entrata in coma sull'asfalto. L'inquisitrice si è permessa di chiedermi quest'assurdità, per scoprire chissacché, senza ovviamente neanche aver letto il fascicolo. Ma queste persone, mi chiedo, come dormono la notte? Sono soddisfatte della loro speculazione sulle sofferenze altrui?
Dopo una tale tortura, nessuno vorrebbe capitare di nuovo in quello studio. E' forse così che fanno risparmiare l'assicurazione dell'assassino?
Tra l'altro, abbiamo dovuto anticipare le spese di questa tortura, ma l'etica dov'è?
Questo sistema è una vergogna!

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